La Sfida del Comfort punta su Usa e Cina


Prodotti dal tipico design italiano, versatili e che spiccano per l’elevata qualità dei materiali e per la cura dei dettagli. Sono alcune delle caratteristiche che hanno permesso all’industria del mobile made in Italy di conquistarsi un ruolo di primo piano sulla scena internazionale. Tra le aziende che operano nel settore c’è Colombini, gruppo sammarinese fondato nel 1965 dall’omonima famiglia che negli anni ha saputo affermarsi come uno dei principali players del comparto a livello europeo. Attivo sul mercato con i marchi Colombini Casa, Febal Casa, Bontempi Casa, Colombini Group Contract, Officè e Ingenia, il gruppo Colombini ha realizzato nel 2022 un fatturato di circa 300 milioni di euro e si appresta a chiudere l’anno in corso con ricavi in linea.

“il 2023 non è stato un anno facile per il nostro settore che ha visto un andamento negativo nell'ordine del 7/8%», osserva Giovanni Battista Vacchi. amministratore dele­gato del gruppo. «Un contesto nel quale siamo riusciti a incrementa­re le nostre quote di mercato grazie al grande lavoro fatto sul mix di pro­dotto e per rendere più efficiente la produzione», prosegue. L'azienda ha infatti investito circa 14 milioni di euro; di questi, dieci in ambito industriale e commerciale e quattro per lo sviluppo dei mercati esteri. Attualmente l'expo1t conta per circa il 15% del fatturato e l'obiettivo è di arrivare al 25% entro il 2027. I prossimi mesi saranno in particolare focalizzati sullo sviluppo del mercato statunitense, dove a Miami è prevista tra marzo e aprile l'a­pertura del primo flagship store Febal Casa. Inoltre, il gruppo conti­nuerà a investire sulla Cina, dove conta già una filiale di cinque perso­ne. «Si tratta di un mercato che sta risentendo della crisi che ha colpi­to negli ultimi mesi il settore immobiliare, ma che riteniamo abbia delle buone potenzialità nel medio-lungo periodo», spiega Vacchi. «Tra i Paesi più interessanti c'è poi la Francia - aggiunge - dove stiamo creando una rete distributiva che possa sf1uttare al meglio la nostra forza nel retail Febal Casa». Uno svi­luppo che l'azienda sta accompagnando con una grande attività di ricerca e sviluppo prodotti in modo da poterli adattare alle esigenze dei diversi mercati. Operazioni con le quali Colombini punta a raggiungere un giro d'affari di 400 milioni di euro nel 2027, anche attraverso ulteriori acquisizioni e nuove aperture sul territorio nazionale.

In Italia il gruppo ha di recente inaugurato con il marchio Febal Casa sette nuovi punti vendita dislocati in Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia. Aperture che hanno portato il brand, specializzato nella proposta di programmi di arredo completi per tutta la casa, a raggiungere i 185 negozi mo­nomarca A caratterizzarli è l'am­pia gamma di proposte total living; all'interno dei negozi è inoltre pos­sibile usuf1uire di un servizio di consulenza e progettazione, visio­nare i campionari e scegliere tra di­verse proposte personalizzate di arredo. Certo, la fase non è semplice, considerato che il mercato ita­liano risente degli elevati tassi di interesse e dei bassi stipendi che limitano il potere d'acquisto dei consumatori. Secondo un recente report dell'Inapp, dal 1991 al 2022 la Peni­sola ha visto sul fronte delle retribuzioni solo un misero incremento dell’1 rispetto al più 32,5% in media dell'area Ocse. «Pensiamo però di poter crescere ancora in manie­ra selettiva nelle aree in cui vedia­mo ancora spazi di sviluppo, come ad esempio la Lombardia, il Pie­monte e la Toscana», sottolinea Vacchi. A favore gioca la grande at­tenzione riservata dagli italiani alle proprie abitazioni che, soprattutto a pa1tire dalla pandemia, hanno as­sunto un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana. «Oggi l'arredo viene reinterpretato in chiave architetturale», spiega Vacchi. Ad esempio, «con cucine che si espan­dono fino alla zona living o con pa­reti diviso1ie che vengono sostitui­te da librerie e armadi».

Il gruppo continuerà poi a puntare sul mondo del contract attraverso la proposta di arredi completi e con un'ampia trasversalità di finiture per una vasta area di segmenti che spazia dal residenziale agli studentati, dal build to rent al coliving. Infine, conclude, continueremo a investire sulle nuove tecnologie. Abbiamo scelto in particolare di puntare sull'intelligenza artificiale con due obiettivi: ottimizzare i centri di lavoro e gli im­pianti e rendere così più efficiente la produzione e velocizzare la fase di ricerca e sviluppo in modo da ridurre il time to market il tempo che intercorre a l'ideazione di un prodotto e la sua effettiva commercializzazione, ndr) dei nostri prodotti. Questo ci consentirà di presentare nel 2024 oltre dieci rinnovi di collezioni e rispondere così al meglio a consumatori che negli ultimi anni si sono fatti sempre più esigenti ed esperti». s.dp.
 

Da AFFARI & FINANZA - Repubblica