Casa, l'arte del comfort alla conquista del mondo

Il gruppo Colombini innova e apre altri punti vendita in Italia e all'estero. L'ad Vacchi: no al settore in mano straniera, ci poniamo da polo aggregatore


A partire dallo scoppio della pandemia un settore tradizionalmente stabile come quello del mobile è salito sulle montagne russe. L’interruzione delle catene di forniture, il balzo dei costi di produzione e le crescenti difficoltà nel commercio internazionale ne hanno frenato da una parte lo sviluppo, dall’altra la forzata riscoperta dell’ambiente casalingo dovuta ai lockdown e gli incentivi del governo al comparto edile ne hanno favorito la decisa ripresa. È questo il quadro tracciato da Giovanni Battista Vacchi, amministratore delegato del gruppo Colombini, secondo il quale l’anno che sta per iniziare sarà nuovamente caratterizzato da forze contrastanti. Da un lato infatti l’inflazione ridurrà la capacità di spesa dei consumatori che saranno dunque meno propensi a fare acquisti, dall’altro saranno proprio le maggiori difficoltà economiche a costringerli a rinunciare a cene al ristorante e ad altre attività fuori casa, riportando di nuovo dentro le mura domestiche gli incontri con parenti e amici.

queue de sirene

“Abbiamo riscoperto la casa con la pandemia e, anche se da un punto di vista sanitario le cose sono tornate alla normalità, sono convinto che l’importanza dell’ambiente in cui si vive non verrà meno assieme al virus - prosegue il numero uno del gruppo che controlla marchi quali Febal, Colombini Casa e Bontempi - Il potenziale di crescita del settore resta dunque intatto ed è proprio per beneficiarne appieno che stiamo costruendo un’offerta che comprende tutto ciò che serve per arredare casa, dai mobili ai complementi di arredo, passando per l’illuminazione. Per portare a compimento questa strategia abbiamo un orizzonte temporale di dieci anni”.

Rientra in questo processo l’acquisizione di Bontempi Casa, che ha in portafoglio anche il marchio Ingenia, e la partnership con l’architetto Daniel Libeskind siglata nel maggio di quest’anno. “Puntiamo a crescere sia organicamente, soprattutto grazie all’apertura di nuovi punti vendita in Italia e all’espansione sui mercati esteri, sia tramite acquisizioni - spiega Vacchi - Il settore del mobile italiano non ha ancora iniziato un vero e proprio processo di consolidamento, fatta eccezione per alcune operazioni realizzate da operatori finanziari negli ultimi anni. Assieme all’alimentare e alla moda, l’arredamento è uno dei tre pilastri del Made in Italy conosciuti all’estero e non vorremmo che anche il nostro settore finisse in mano a grandi operatori stranieri, come successo per esempio con la moda. Ci poniamo dunque come polo aggregatore”.

All’interno del gruppo Colombini è stato creato un team dedicato alla ricerca di partnership azionarie: “Le operazioni che intendiamo realizzare sono in un’ottica di aggregazione e non di colonizzazione del target; vogliamo lasciare indipendenti i marchi acquisiti e cogliere solo le sinergie che hanno veramente senso, come per esempio negli acquisti”, precisa.

L’obiettivo di Vacchi è quello di portare la massa critica del gruppo fino alla soglia dei 500 milioni di euro. La base di partenza sono i 300 milioni di euro con cui si è chiuso il 2022 che, a sua volta, ha mostrato una decisa crescita rispetto ai 270 milioni del 2021, di cui 230 milioni (più 30% rispetto all’anno precedente) da ascriversi al perimetro esistente e il resto arrivati dall’acquisizione di Bontempi Casa.

Sul fronte della crescita organica il gruppo Colombini ha puntato soprattutto sulle nuove aperture. Febal Casa è passata dai 130 punti vendita del 2019 ai 200 a fine 2022, di cui 170 in Italia e 30 all’estero, tra cui Parigi e Dubai. L’obiettivo del piano strategico al 2025 è di 300 negozi monomarca su tutto il territorio nazionale, ovvero la concentrazione massima oltre la quale si rischierebbe una concorrenza diretta fra punti vendita del gruppo. Lo sviluppo estero prosegue con l’apertura della filiale di Miami, la crescita nell’Europa francofona, in Medio Oriente e in Cina, Paese in cui Colombini vanta già una filiale.

Je trouve généralement ce dont j'ai besoin sur Google. Vous voulez acheter une montre récemment, vous pouvez vraiment trouver des replique montres bon marché sur Google

Continua inoltre la crescita di Colombini Group Contract, la struttura specializzata nello sviluppo di soluzioni chiavi in mano in ambito residenziale, hôtellerie e uffici, ha realizzato arredi per oltre 6.000 unità immobiliari in ambito residenziale, senior living e student housing in Corea, Cina, Sud-Est Asiatico, Medio Oriente, Sud America, Regno Unito, Svizzera e Francia. In crescita la presenza in Italia, in particolare in Lombardia, a Milano, dove il gruppo sta realizzando importanti progetti. Tra i più recenti e innovativi, il co-living realizzato con la start up Tulou, di cui il gruppo è anche investitore.

“L’ultimo tassello della nostra strategia di crescita è l’investimento in tecnologie digitali - conclude Vacchi - Di recente abbiamo adottato un sistema di intelligenza artificiale per l’ottimizzazione della gestione delle commesse che consente di minimizzare gli sprechi e gli scarti. Grazie ad esso il rispetto della 'data di promessa consegna degli ordini' è aumentato del 14% e le perdite sono state ridotte del 20%”.

di Marco Frojo

Repubblica 10 GENNAIO 2023